martedì 21 aprile 2009

RESOCONTO DEL CONSIGLIO COMUNALE APERTO DEL 21/04/2009

Marco Gavazzi (sindaco):
Quella di stasera è una tematica di grande rilievo da condividere con la popolazione. Non ci hanno ancora dato nessuna comunicazione riguardo all’essere sito, ma ci sono segnali di ripresa delle idee un tempo accantonate e noi siamo sempre un sito papabile perché vicini al Po.

Valerio Scalvinoni (capogruppo della minoranza):
La preoccupazione forte e condivisa del fatto che San Benedetto Po sia scelto come sito ha portato minoranza e maggioranza ad incontrarsi, ad indire questo consiglio comunale aperto e a stendere un documento che tiene conto di vari aspetti storici, culturali ed economici. Il documento rappresenta il punto di arrivo di una discussione a livello amministrativo, ma deve essere il punto di partenza per un dibattito col pubblico ed un impegno successivo.

Dante Rossetti (consigliere di maggioranza):
Non vogliamo la centrale perché lavoriamo su qualcosa di alternativo (non poniamo un no pregiudiziale). Dobbiamo impegnarci nel nostro piccolo per il risparmio energetico e le energie rinnovabili.

Marco Mossini (uno dei fondatori del Comitato Anti Centrale Nucleare e per le Energie Rinnovabili):
Lettura dell’intervento preparato a nome del Comitato.

Marzia Bottazzi (portavoce del PD di San Benedetto Po):
Maggioranza e opposizione stanno dicendo no al nucleare. Dopo l’informazione fornitaci da Marco Carra a settembre, abbiamo condiviso col sindaco le nostre preoccupazioni e messo in moto una reazione. Diciamo no al nucleare perché costoso, obsoleto e fuori dal tempo e no al metodo con cui il governo si propone di bypassare le realtà locali. Sosteniamo il Comitato Antinucleare e chiediamo all’amministrazione di lavorare in sintonia, anche a livelli più alti (provincia, regione). Carra ci ha confermato oggi che il senato sta discutendo del nucleare e ci terrà informati. Tema centrale anche per noi sono senz’altro le energie rinnovabili (come per tutti gli altri circoli del PD). I progetti vanno però discussi con i cittadini prima di passare alle fasi di attuazione successive.

Odilio Madini (uno dei fondatori del Comitato Anti Centrale Nucleare e per le Energie Rinnovabili):
Chiede lettura del documento preparato da maggioranza e minoranza.

Marco Gavazzi (sindaco):
Dà lettura del documento.

Oscar Piva (cittadino e collaboratore con la stampa per San Benedetto Po):
Chiede copia del documento per la stampa.

Daniele Benfatti (portavoce del PD di Pegognaga):
Fondamentale il discorso del sovra-comunale. San Benedetto può e deve fare da traino. Critica alla puntata televisiva di Vespa alla quale sono intervenute 5 persone a favore e 1 contro il nucleare. Lode invece alla puntata di Report del 29 marzo 2009. Critica al ricorso alla militarizzazione del governo ed alla non consultazione delle realtà locali. Necessità di coinvolgere senz’altro la regione Lombardia e fare informazione ad ampio raggio su tutto il territorio.

Paolo Scardovelli (cittadino):
Dobbiamo affrontare un interlocutore non ragionevole, che pur ammettendo la sconvenienza (economica, ecologica) delle centrali nucleari, vuole farle lo stesso. Dobbiamo convincere i politici che è una scelta non conveniente politicamente. Tutto San Benedetto alla prossime elezioni europee dovrebbe votare scheda bianca con su scritto “Nucleare: no grazie”.

Fabrizio Zavattini (consigliere di maggioranza):
Il nostro deve essere un no propositivo, sostenendo novità ed innovazioni con fermezza e con coraggio, abbandonando la produzione centralizzata dell’energia in favore della micro cogenerazione. La Germania è molto più avanti di noi nei pannelli fotovoltaici. Le energie rinnovabili possono creare anche da noi nuove possibilità e risvolti economici positivi.

Marco Gavazzi (sindaco):
Tutti abbiamo perso un treno non promuovendo subito alternative dopo aver ottenuto negli anni ‘80 il no al nucleare. Guardiamo anche all’America di Obama che più di noi punta sulle energie rinnovabili. Ci vorrebbe anche il coraggio di dire a Colaninno che non siamo d’accordo con lui.

Valerio Scalvinoni (capogruppo della minoranza):
Con la votazione del documento, il nostro consiglio comunale sta facendo un passo politicamente importante. Non solo contrarietà all’installazione della centrale, ma la proposta di un modello culturale alternativo di produrre energia da applicare nel modo più significativo possibile.
Chiediamo al sindaco di informare costantemente il consiglio ed i cittadini su ogni evoluzione e di farsi portavoce ai livelli amministrativi più alti.


Votazione del consiglio: documento approvato all’unanimità.

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